Brano: [...]40 dei quali non rientrati in patria, e di 29 combattenti caduti nelle formazioni partigiane della zona.
M.Gi.
Salvador, El
Repubblica presidenziale dell'America centrale, confina a nordovest col Guatemala, a nord e a est con l'Honduras, mentre a sud è bagnata dall'Oceano Pacifico. Il suo territorio (21.041 kmq) è quasi interamente montuoso, con vulcani ancora attivi, salvo una ristretta fascia pianeggiante costiera. Oltre alla capitale San Salvador (408.811 ab. nel 1978), altre città importanti sono Santa Ana, San Miguel, Usulutan. Con 4.435.000 abitanti (1979), il Sai* vador è il paese più densamente popolato deH'America centrale. La popolazione, per il 90% cattolica, è composta per la massima parte di meticci discendenti da spagnoli e indios, e per il 10% da indios Izalco e Panchos. I bianchi sono I’ 1 % e pochissimi i neri. Lingua ufficiale è lo spagnolo.
Di economia prevalentemente agricola, anche se negli ultimi anni c'è stata un'espansione dell'industria manifatturiera, produce soprattutto caffè (che alimenta il 60% delle espor[...]
[...]legati al gruppo Maya), Chortì, e le più antiche Pipil e Uluas del gruppo azteco. I Pipil, che vivevano nella zona occidentale e centrale del paese, chiamavano il loro territorio Cuscatlan (terra dei gioielli).
La conquista spagnola ebbe inizio nel 1524 sotto la guida di Pedro de Alvarado, un capitano di Cortez, ma fino al 1527 i Pipil non furono sottomessi. Tra il 1525 e il 1539 vennero fondate molte delle attuali città salvadoregne, tra cui San Salvador. Il porto di Acajutla, utilizzato da Alvarado nel 1534 per preparare una spedizione in Equador, divenne in seguito importante per l’esportazione del cacao. Per gestire questo commercio, nel 1552 venne fondata Sansonate, città che fu per quasi un secolo la più ricca del paese. Il colonialismo trasformò la primitiva agricoltura di sussistenza in monocultura (inizialmente del cacao, poi dell’anil, prodotto base della produzione dell'indaco). Alla originaria proprietà comune della terra venne sostituito un regime di proprietà privata che si affermò attraverso concessioni reali e, in seguito, per [...]
[...]agna, previa l'approvazione del Congresso Centroamericano, il Salvador si dichiarò a sua volta indipendente.
Ma il pericolo del dominio coloniale continuò a persistere: tra il 1822 e il 1823 vennero combattute alcune battaglie per evitare l’annessione all'impero messicano, propugnata da Iturbide nel 1823, e contro l'annessione alle Repubbliche Federali del Centro America. I salvadoregni si ribellarono più volte, ma senza successo e, nel 1834, San Salvador divenne la capitale della Federazione. Soltanto quando l'unione si sciolse nel 1839, El Salvador divenne di fatto una repubblica indipendente.
Il periodo dal 1823 al 1871 fu contraddistinto dalla lotta tra liberali e conservatori, analogamente a quanto accadeva negli altri paesi dell’America centrale.
Una nuova crisi economica, dovuta alla diminuzione delle esportazioni di indaco (sostituito da coloranti sintetici), fece mutare l'assetto produttivo del paese. Si passò alla produzione del caffè che però, a causa della lunghezza del ciclo produttivo, richiedeva una maggior estensione di t[...]